Studio a campione sull'invalidità

Da uno studio a campione effettuato dall’Associazione A.MA.R.E. su 40 malati rari, risultano ancora una volta le criticità date dalle commissioni invalidi regionali.
Il 35% non ha l’invalidità, mentre il 65% che ha l’invalidità questa può variare dal 50% al 100% per la stessa patologia, dimostrando ancora una volta che le commissioni non hanno uno standard per assegnare l’invalidità, quindi varia a seconda del medico e della sua cultura in ematologia. Insomma, due pesi due misure.
Per quanto riguarda la legge 104 il 37,5% non ce l’ha. La legge non si applica a tutti poiché segue criteri rigidi e dettati da linee guida a volte non coerenti. Ciò non significa che la debbano dare a tutti ma basterebbe il buon senso e una analisi attenta della patologia e i suoi risvolti nella vita quotidiana.
Facciamo un esempio, un malato raro che ha una patologia con immunodeficienza, se prende l’influenza, non è detto che gli passi nei tradizionali 3/5 giorni, può durare anche 7/10 giorno a seconda del suo stato generale di salute. Quindi problemi sul lavoro, familiari ecc...
Lo studio vuole dimostrare che per la stessa patologia si applicano criteri diversi di assegnazione dell’invalidità e nel caso della legge 104 ancora più difficoltà nel far recepire le vere problematiche delle patologie.
Ci auspicheremmo più uguaglianza, per esempio se un emofilico A in profilassi con problemi lievi ha l’invalidità al 75%, la stessa venga data ad un altro emofilico A in profilassi con i medesimi problemi.
Lo studio è stato realizzato con questionari anonimi.
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